Abi / TiamoAbi / Tiamo
Abi / Tiamo
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Compagnia

Hessischer Staatstheater Wiesbaden

Location

Hessisches Staatstheater Wiesbaden

Data

27 Ottobre 2012

Musiche

Masahiro Hiramoto, Òlafur Arnalds, David Darling, AFiletta e Leonard Cohen

Luci

Kihako Narisawa

In questa nuova creazione “ABI/TIAMO” Giuseppe Spota entra nel labirinto della vita.

Percorsi ampiamente ramificati si aprono in direzioni sconosciute e verso possibilità e destinazioni sorprendenti. Si deve prendere coscienza, stare con i piedi per terra, creare un proprio spazio libero: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo a quell’inferno, non Inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” (Italo Calvino)

Press conferences.

echo-online.de

Darmstädter
Echo

31 October 2012

In "Abi / Tiamo", egli mostra il suo talento coreografico in grande stile. Immagini poetiche emergono sin dall'inizio, quando sullo sfondo del palco Kihako Narisawa custodisce la scena in un crinolina supersized. Lei è la “Inferno” personificata, qui Spota allude al libro "Le città invisibili" di Italo Calvino. In un dialogo immaginario si precisa che l'inferno non è in attesa, ma già tra di noi. Ma anche senza questa conoscenza, il suo pezzo è emozionante dall'inizio alla fine, è associativo e sognante.

Tre pareti a forma di arco, stretti tra loro come un guscio di lumaca, si aprono sempre di più, aprendo la scena agli altri ballerini, tra i quali i principali personaggi Ayumi Sagawa e Frank Pedersen, una coppia di amanti. Si cercano e trovano reciprocamente, mettono le pareti tra loro e alla fine costruiscono un ponte connettendosi. Come Thoss, anche Spota utilizza un collage di suoni, e lavora con video proiezioni e figure simbolicamente cariche.

Tuttavia, un ambiente molto diverso emerge nella sua coreografia. I pezzi Thoss sono freschi e buio in questa serata, mentre  la creazione di Spota è calda e sensuale. Non potevano che completarsi a vicenda.

tagblatt.ch

Tagblatt

29 October 2012

Per la prima volta Stephan Thoss permesso ad un membro del suo ensemble, Giuseppe Spota un importante contributo coreografico, la creazione di quarantacinque minuti "ABI / TIAMO", un gioco di parole tra "Viviamo" e "Ti amo". Una coppia di amanti "dal vivo" su un palco, definiti tra mobili e pareti curve: essi forniscono occultamento e riparo, demarcazione e fortificazione, confini chiusi, un percorso misterioso verso la distanza, e - inclinata di lato - un instabile palco per la danza.

Tra otto ballerini, vestiti di abiti bianchi a strati, Ayumi Sagawa e Frank Fannar Pedersen sono gli unici in kaki - non è una sorpresa che letteralmente gravitano l’uno verso l'altro. [...]

swr.de

SWR2

27 October 2012

[...] Nella terza parte, il vincitore del premio FAUST, ballerino Giuseppe Spota mostra con "Abi / Tiamo", un gioco di parole tra "Viviamo" e "Ti amo", la sua riflessione sul coreografico Armageddon romanzo di Italo Calvino "Le città invisibili". Una massa ripugnante bianca ricalca il volto di una donna, proiettato su il sipario. Ballerini in costumi bianchi si schiudono come insetti da costruzioni in legno ondulatorie. Ayumi Sagawa e Frank Pedersen ballano una coppia di amanti in modo convincente, cercando il loro posto in questo strano mondo.

La Compagnia intrattiene con alcune acrobazie. Le donne e gli uomini in caduta libera, da soli o in coppia, un richiamo visivo in una coreografia ben pensata, con un tema cupo, che dà tuttavia la speranza ad una nuova generazione di coreografi da Wiesbaden. Ci piacerebbe vedere più creazioni di Giuseppe Spota.

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